Oro bronzo ferro e rame

E già, sta arrivando, me ne accorgo perché cerco la mia copertina, come sempre in fondo al letto e, trovata, la porto al petto, mi ci raggomitolo come un baco nel suo bozzolo. Sì, sta arrivando, me ne accorgo perché la prima aria fresca e frizzantina si fa largo fra gli scuri socchiusi, si accomoda nella stanza. Sì, sta arrivando, perché mi alzo e guardo fuori e, sullo sfondo plumbeo del cielo del primo mattino, vi vedo… Vedo l’oro, il bronzo, il ferro e il rame, come in un quadro di Klimt e, come nei suoi dipinti, è nei suoi affreschi teatrali, vi vedo, vi vedo pronte ad aprire il sipario e prendervi la scena. Vi vedo pronte e meravigliose a rappresentare il vostro ultimo atto e chiudere il sipario in attesa della nuova prima che verrà nella prossima primavera. Vi vedo pronte a lasciare le braccia che sino ad ora vi hanno sostenuto, per annunciare a tutti che Messer Autunno sta arrivando, e danzerete volteggiando e giocando con le fredde correnti che avanzano fra quelle ancora tiepide. Vi vedo splendide e felici di giungere al suolo per proteggere le radici di chi vi ha sostenuto per un intero ciclo vitale. Vi vedo felici di donarvi a un nuovo mutamento. Chiudo la finestra mentre ancora vi adagiate al suolo, ora tocca a me, tocca al giardiniere, tocca a me che sono parte di voi. Tiro fuori i miei scarponi e il dolcevita. Le mie piante mi aspettano, anche le vostre vi aspettano, aspettano le vostre cure.

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